Il GVC in Palestina non si occupa solo di progetti di emergenza.

Molte sono le necessità delle comunità che richiedono azioni immediate e per le quali ci attiviamo seguendo canali d’intervento rapido, ma importanti sono anche tutti quei programmi che si preoccupano di rinforzare la struttura e la società civile nei Territori, con una visione di lungo termine fondata sul concetto di sviluppo sostenibile. Il lavoro che il GVC sta svolgendo nei distretti di Nablus e Qalqilya ha come scopo quello di migliorare le condizioni di vita degli abitanti dei villaggi di Hajja e Sarra, aumentando la produzione agricola e dunque il reddito delle famiglie che basano il loro sostentamento su questa attività. Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, consiste nell’introduzione di pratiche di irrigazione supplementare nel periodo estivo per i campi di ulivi, finalizzata alla riduzione del fenomeno dell’alternanza e quindi ad una stabilizzazione della capacità produttiva della piante.

Non essendo possibile usare fonti convenzionali per la mancanza strutturale di fonti d’acqua liberamente accessibili dalla popolazione, l’intervento mira a riabilitare, estendere e ricostruire due impianti di trattamento delle acque reflue che verranno poi usate a scopo agricolo. La costruzione di tale struttura inoltre migliorerà le condizioni igienico-sanitarie delle 3500 persone che vivono nelle due comunità. L’impianto ha una capacità di trattamento di 70000 m3 di acque di scarico all’anno, dalle quali vengono ricavati 50000 m3 di acque per l’irrigazione che verranno usate dalle 70 famiglie di olivicoltori selezionati nell’area. L’obiettivo finale è anche quello di aumentare la qualità e non solo la quantità di olio d’oliva commerciabile grazie al trasferimento di conoscenze relative alle diverse fasi della raccolta.
I risultati di questo intervento congiunto non sono tardati ad arrivare, siamo infatti orgogliosi di dire che l’anno scorso l’olio prodotto dai nostri contadini ha vinto il secondo e il terzo posto in competizioni ufficiali e che si stanno muovendo ulteriori passi verso la creazione di un brand locale.

Nicoletta Pagani