Attiviamo una nuova helpline – al numero 800.13.17.24 – per dare supporto alle donne in difficoltà o che si sentono oppresse dalla quarantena.

Durante questa emergenza sanitaria, la convivenza forzata con bambini, mariti e spesso anziani da accudire sta mettendo alla prova molte famiglie. Il carico familiare, che spesso nelle famiglie del nostro Paese ricade quasi esclusivamente sulla componente femminile della coppia, aumenta il livello di stress di donne e mamme, che magari accanto a questo aumentato carico di lavoro familiare devono affiancare lo smart working.

Se questa è la situazione nella normalità, le donne in situazioni problematiche o vittime di violenza in ambito domestico in questi giorni stanno vedendo un drastico peggioramento della propria situazione.

Per le donne vittime di abusi, restare a casa significa dividere h24 gli spazi familiari con il proprio maltrattante, significa essere isolate da tutti e tutte e vedere il proprio spazio personale assottigliarsi di ora in ora. Mai come in questo momento crediamo sia importante far sentire loro la nostra vicinanza, attraverso messaggi pubblici o attraverso il contatto diretto – anche se virtuale – di un’operatrice o una psicologa.

Per questo per le donne in difficoltà abbiamo potenziato servizi di sostegno e ascolto a distanza, via mail (ascoltodonna@weworld.it) o telefono (800.13.17.24). Per segnalare casi di violenza domestica è possibile chiamare il 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. 

Il rapporto consulenziale telefonico sarà gestito da personale dedicato e competente, al quale si potrà aggiungere un ulteriore intervento specialistico (psicoterapeuta, psicologa dell’età evolutiva). Sarà attivo, durante tutti i giorni con reperibilità telefonica in fasce orarie di chiusura: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 18.00 e sabato mattina dalle 9.00 alle 13.00.

Oltre al servizio di reperibilità, verrà attivato un servizio di messaggistica e di posta elettronica per poter far accedere al progetto quante più donne possibile.

In questa crisi è importante non dimenticarci dei più fragili. I nostri Spazi Donna presenti a Milano (Giambellino), Roma (San Basilio) e Napoli (Scampia) per decreto ministeriale sono fisicamente chiusi, ma il nostro impegno per difendere i diritti fondamentali di donne e bambini non si ferma.

Per aiutare il nostro Paese a fronteggiare quest’emergenza sanitaria, abbiamo anche lanciato una campagna di raccolta fondi a sostegno di ospedali e personale sanitario in alcune delle regioni più colpite.