Da Cuba, la testimonianza della nostra Rappresentante Paese, Lilli Marinello, sulla morte di Fidel Castro.

 

"Ci sono uomini che lottano un giorno

e sono bravi,

altri che lottano un anno

e sono più bravi,

ci sono quelli che lottano più anni

e sono ancora più bravi,

però ci sono quelli che lottano tutta la vita:

essi sono gli indispensabili.

Bertolt Brecht 

 

La notizia mi sorprende durante la notte di venerdí 25 novembre: il discorso di Raul Castro alla televisione, la sua voce ferma che si spezza solo alla fine del comunicato. Raul Castro non congeda solo il Comandante, il leader e il compagno di tante battaglie e di una gloriosa rivoluzione: saluta,  per l’ultima volta, il  fratello.

¡Hasta la victoria, siempre!! conclude il comunicato, un motto che ha percorso l’America Latina per decine di anni insieme alla bandiera della Rivoluzione Cubana, simboli della dignità e dell’indipendenza di un continente, considerato da sempre il “patio trasero” [cortile sul retro] degli Stati Uniti.

Le parole di condoglianze arrivano da tutto il mondo. Evo Morales, il primo presidente indigeno Aymara della storia, si chiede commosso: “Sarebbe stato possibile un Aymara presidente se non ci fosse stata la rivoluzione cubana?”. E come dimenticare il ruolo di Cuba nella lotte di liberazione in Africa?  La storia la scrivono i popoli,  a volte molti popoli insieme.

Ma la lista  degli omaggi sarebbe lunga e interminabile,  non solo di leader e capi di stato: ci sono migliaia di esponenti di movimenti di liberazione, di sindacati,  leader sociali e di movimento. La rivoluzione cubana ha varcato i confini dell’isola, trasformandosi dalla mano di Fidel e dalla sua visione del futuro, in una rivoluzione culturale ed internazionalista.

E’ del 1992 lo storico discorso di Fidel Castro al  Summit di Rio de Janiero, in cui denunciava lo stretto vincolo fra sottosviluppo e distruzione dell’ambiente:  “Un’importante specie biologica corre il rischio di scomparire per la veloce e progressiva distruzione delle sue condizioni naturali di vita: l’uomo. Ci rendiamo conto di questo problema ora, che è già  tardi per fermarlo  (…..) . La soluzione  non può essere di impedire lo sviluppo a chi  ne ha più bisogno. La realtà è che tutto ciò che contribuisce oggi al sottosviluppo e alla povertà costituisce una violazione in flagrante dell’ecologia”.

La sua fermezza, ma anche la sua convinzione, sono state determinanti nel momento della peggiore crisi dell’economia cubana, il cosiddetto periodo especial, in seguito alla caduta del muro di Berlino nel 1989, nel difendere le conquiste sociali e il modello socialista della rivoluzione cubana.

E` proprio in quegli anni, nel 1993, che GVC inizia a lavorare a Cuba, con programmi di emergenza sanitaria prima e di sicurezza alimentare, poi. Un impegno, che continua ancora oggi con la costruzione di nuove iniziative, idee e percorsi, a fianco del popolo e delle istituzioni cubane.

A partire dal 28 novembre, per due giorni, le ceneri di Fidel Castro saranno esposte nel Monumento a José Martí nella piazza della Rivoluzione, prima di essere trasferite a Santiago de Cuba, dove saranno inumate il 4 dicembre.

Ricordo oggi un altro omaggio cui ho assistito in questo paese:  nel luglio del 1997, vennero rimpatriate da Vallegrande, in Bolivia, le ceneri di Ernesto "Che" Guevara e dei suoi compagni e compagne della missione boliviana.  Anche allora, gli si rese onore nella Piazza della Rivoluzione di ottobre 1987, prima di essere sotterrate nel Monumento di Santa Clara. Migliaia di cubani e cubane di tutte le età sfilarono ordinati e silenziosi, per rendergli omaggio. Cominciò a piovere molto forte, ma la gente restò lì, imperterrita.

Vent’anni dopo, fra pochi giorni, camminerò di nuovo in quella piazza, con migliaia di cubani e cubane. E’ un omaggio doveroso a un uomo che ha costruito la storia. Come lui stesso disse nella sua famosa autodifesa del 1953 [agli inizi della Rivoluzione] “Condannatemi, non mi importa. La storia mi assolverà” e così è stato.

È entrato di diritto nella storia, come uno dei più grandi leader mondiali che hanno trasformato Cuba e il mondo, scrivendone pagine inedite.

Lilli Marinello