L’Ambasciatore dell’Unione Europea in Cambogia Jean-François Cautain ha incontrato lo staff del progetto "MIGRA-SAFE - Migrazione sicura per i lavoratori cambogiani più vulnerabili che emigrano in Tailandia", un programma triennale gestito da GVC e finanziato dall'Unione Europea. L’Ambasciatore Cautain è rimasto particolarmente colpito dall’attualità del progetto e di come le attività siano fortemente legate ai reali bisogni dei cambogiani.

Il cuore delle attività del progetto MIGRA SAFE, infatti, prende avvio proprio in uno dei momenti più delicati nella storia delle migrazioni tra Cambogia e Tailandia. Nel giugno 2014, in poche settimane, sono stati forzatamente rimpatriati più di 200.000 lavoratori irregolari dalla Tailandia, portando alla luce delle problematiche sulle quali il GVC stava già lavorando sul territorio da quasi un anno. Una valida cartina tornasole per dimostrare che quasi il 90% dei migranti cambogiani in Tailandia è senza documenti.

L’immigrazione irregolare, una delle soluzioni per ovviare alla carenza di lavoro nelle aree rurali della Cambogia, rende la popolazione locale vulnerabile al traffico di esseri umani e allo sfruttamento del lavoro, sia femminile che maschile.

I beneficiari interessati dal progetto GVC comprendono i migranti potenziali, coloro che sono rientrati, le loro famiglie e le comunità provinciali. Un numero sempre crescente di migranti cambogiani – soprattutto giovani- vengono ingannati dagli intermediari locali, che li vendono come pescatori: essi sono costretti a rimanere in mare in condizioni estremamente difficili e pericolose per mesi, ricevendo poco o nessun salario e sotto la costante minaccia di abuso.

Indi per cui, vi è un urgente bisogno di aumentare il livello di consapevolezza dei migranti a proposito dei rischi che le migrazioni irregolari comportano, al fine di ridurre la loro vulnerabilità al traffico di esseri umani e allo sfruttamento. Inoltre, i membri delle famiglie che rimangono a casa hanno a disposizione strumenti limitati per gestire e utilizzare in modo efficace le rimesse ricevute dai familiari emigrati. Pertanto, consentire ai migranti e alle loro famiglie di utilizzare, risparmiare e investire le rimesse attraverso la sensibilizzazione e la creazione di capacità rappresenta un'opportunità fondamentale per ridurre al minimo la pressione di migrare a tutti i costi.

L’inaspettato evento di giugno ha costretto il governo Cambogiano a rivedere la legislazione sulle migrazioni e GVC si è posto in prima linea per supportare il Ministero degli Interni e quello del Lavoro per creare un quadro legislativo a favore dei migranti. GVC, operando a livello comunale con i sindaci di 45 comuni maggiormente colpiti dal fenomeno delle migrazioni e le famiglie dei migranti, porta sul lavoro della concertazione tra Governo Cambogiano e Società Civile, il punto dei vista ed i bisogni dei reali interessati. 

 

Stefania Pirani, Capo Progetto MIGRASAFE -  GVC, Cambogia

 

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