Lo scorso 25 aprile il Nepal è stato colpito da un violentissimo terremoto, seguito a distanza di poche settimane da un nuova scossa distruttrice, il 12 maggio. GVC ha immediatamente attivato una missione per prestare assistenza umanitaria alla popolazione, attraverso la propria rete di partner locali e l’invio di 4 professionisti espatriati. Secondo lo staff in loco, all’indomani della prima scossa 8 milioni di persone si trovavano in una situazione di emergenza umanitaria, fra cui almeno 1 milione di bambini.
Il bilancio definitivo di questa catastrofe naturale è di 8.856 morti, più di 600.000 abitazioni danneggiate e circa 300.000 abitazioni parzialmente danneggiate.
Gli aiuti di emergenza
In una prima fase abbiamo stanziato un fondo di 50 mila euro per garantire la fornitura di acqua, riparo e servizi igienico-sanitari. Il nostro intervento si è concentrato nei villaggi lontani dalla capitale, dove il terremoto ha colpito più forte distruggendo il 95% degli edifici. Qui molte persone sono rimaste isolate a causa delle strade danneggiate o inagibili, che le rendeva difficili o addirittura impossibili da raggiungere e soccorrere.
Nei tre distretti in cui si sono svolte le attività (Sindhupalchwok, Dhading e Gorka) 155 famiglie hanno beneficiato dei nostri aiuti in termini di beni essenziali (acqua, cibo, coperte, materassi, prodotti per l’igiene personale ecc.). In totale 928 persone, di cui il 35% bambini e il 38% donne.
L’intervento a Rasuwa
Uno dei distretti maggiormente colpiti dal terremoto è quello di Rasuwa, dove le persone vivono in villaggi isolati di difficile accesso in un’area prettamente montuosa. Qui la quasi totalità delle abitazioni erano crollate, e i danni causati dalle scosse sismiche erano stati amplificati dalle frequenti frane tipiche dell’area.
L’équipe di GVC è stata tra le prima a raggiungere Rasuwa via terra, portando i soccorsi dove finora erano arrivati solo gli elicotteri. Al nostro arrivo la situazione era fortemente deteriorata: agli abitanti mancavano ripari, e il cibo a disposizione veniva rigidamente razionato.
A Rasuwa le attività sono iniziate a maggio: abbiamo equipaggiato 49 famiglie con 16 fogli di onduline ciascuna, per la costruzione di alloggi temporanei adatti ad affrontare la stagione delle piogge monsoniche, in attesa di condizioni climatiche più favorevoli alla costruzione di un alloggio definitivo. Il totale dei beneficiari è stato di 245 persone, appartenenti soprattutto ai gruppi più vulnerabili quali bambini (34% della popolazione), donne (50%) e anziani (14%).
Il nostro intervento continua
Le nostre attività a Rasuwa sono ancora in corso: stiamo costruendo 19 scuole temporanee per 1.520 studenti tra i 6 e i 15 anni, dotate di servizi igienici e kit di potabilizzazione dell’acqua. Gli interventi nell’area igienico-sanitaria (predisposizione di filtri, tanks e container per l’accesso all’acqua, distribuzione di tavolette per la purificazione dell’acqua e kit igienici) sono fondamentali per combattere la diffusione di epidemie. I lavori vengono svolti dalla manodopera locale, grazie alla metodologia del “cash for work”: vengono quindi fornite piccole ma fondamentali fonti di reddito alle famiglie, che altrimenti rischiano di scivolare verso forme acute di povertà. Continua anche la distribuzione di materiale alla popolazione per la costruzione dei rifugi.
L’impegno di GVC in Nepal continua, la popolazione ha ancora bisogno di noi: unisciti alla campagna