“Chiediamo al Governo di fissare regole certe per la ripartizione dell’8x1000 a diretta gestione statale. Anche quest’anno infatti i 145 Milioni disponibili sono stati utilizzati a piacimento dal Governo senza tenere fede agli scopi previsti della legge 222/85 (fame nel mondo,beni culturali,assisteza rifugiati,calamità naturali). Chiediamo che entro il 15 marzo (data di scadenza per la presentazione dei nuovi progetti) vengano date certezze alle organizzazioni e agli enti che possono accedere alla ripartizione dei fondi attraverso bando pubblico.”
Il Governo Monti ha deciso, per l’ennesima volta, di dirottare i fondi disponibili (145 milioni) per usi diversi da quelli previsti per legge. Le organizzazioni o federazioni di ONG e associazioni hanno criticato la scelta dell’esecutivo che di fatto contraddice la volontà di voler rilanciare la cooperazione internazionale. Il Governo si difende dichiarando che la Protezione Civile e l’emergenza carceri sono comunque scopi assimilabili a quelli della ripartizione dell’8x1000.
Ma i conti non tornano, dai fondi stornati per queste finalità (64 milioni protezione civile e 57 alle carceri) mancano comunque 24 milioni all’appello.
I commenti degli operatori del settore si riferiscono in particolare alle migliaia di progetti che diverse organizzazioni ed enti avevano sottoposto lo scorso 15 marzo per concorrere alla ripartizione ai sensi della legge 222/85. Il lavoro di progettazione, le aspettative dei beneficiari sono di nuovo beffate da un colpo di mano che si fa gioco delle regole scritte e delle procedure.
Ora il rischio è che tutto venga dimenticato e che il prossimo 15 marzo si ripeta il rito previsto dalla legge, ovvero la presentazione di ulteriori migliaia di progetti per la ripartizione dell’anno prossimo.
Crediamo che questa volta debbano esserci assicurazioni preventive da parte del governo su quello che intenderà fare con i fondi dell’8x1000 a gestione statale. Entro il mese di Febbraio chiediamo che vengano date indicazioni trasparenti sulla presentazione dei nuovi progetti e vengano presi impegni sulla futura ripartizione.
Questo è il senso della PETIZIONE lanciata oggi.