Proprio nei giorni in cui dal Capo dello Stato giunge un severo monito sull’impossibilità di non riconoscere pienamente il diritto alla cittadinanza di tutti quei bambini figli di immigrati nati in Italia la rete dell’associazionismo si muove con una campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera.
G.V.C. aderisce alla campagna “L’Italia sono anch’io” che si propone di:
1. Promuovere in ogni ambito l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana.
2. Agire a tutti i livelli affinché gli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza tra italiani e stranieri vengano rimossi, determinando le condizioni per la sua concreta realizzazione.
3. Promuovere la partecipazione e il protagonismo dei migranti in tutti gli ambiti sociali, lavorativi e culturali. Siamo infatti convinti che esercizio della cittadinanza significhi innanzitutto possibilità di partecipare alla vita e alle scelte della comunità di cui si fa parte.
4. Avviare un percorso che porti alla presentazione in Parlamento di due proposte di legge di iniziativa popolare:
- una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita.
- una proposta di legge che riconosca ai migranti il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica.
La campagna,promossa da oltre 19 associazioni della società civile, è iniziata in settembre, e promuoverà il prossimo d-day nazionale di raccolta firme il 17 e 18 dicembre, Giornata internazionale dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.