Lo scorso 8 novembre Haiyan, uno dei più forti cicloni tropicali mai registrati, ha colpito le Filippine, devastando due terzi del Paese: prima Guiuan, nella provincia di Samar orientale e poi altre zone, tra le quali Leyte, Cebu, Iloilo, Capiz, Aklan e Palawan.
Haiyan ha lasciato dietro di sè una scia di distruzione impressionante paragonabile, secondo gli operatori umanitari, a quella del terremoto di Haiti. Secondo le più aggiornate stime del governo e delle agenzie internazionali, sono oltre 5 mila i morti, 13 milioni di persone colpite, 4 milioni gli sfollati e oltre 2,5 milioni di persone necessitano di cibo.
GVC, che opera nel Sud Est Asiatico da circa 20 anni, ha prontamente attivato, attraverso la propria equipe specializzata, un intervento di assistenza umanitaria a favore della popolazione dell’isola East Samar. Con oltre 420 mila abitanti, East Samar è una delle tre province filippine maggiormente colpite dal tifone Hayan.
La popolazione e’ allo stremo, anche a causa del rallentamento nella distribuzione degli aiuti, dovuto alle comunicazioni e ai collegamenti difficoltosi.
Ad oggi una delle principali criticità riscontrate è la mancanza di acqua potabile, che determina gravi condizioni igienico e sanitarie, la diffusione di patologie gastrointestinali – soprattutto nei gruppi più deboli tra cui donne e bambini – e un forte rischio di peggioramento delle condizioni di salute della popolazione, inclusa la diffusione di epidemie come il colera.
Di fronte a questa situazione, GVC sta aiutando la popolazione attraverso la distribuzione di beni primari e strumenti specifici, come ad esempio filtri che facilitano la depurazione dell'acqua potabile per le comunità locali.
Oltre all’emergenza, e in linea con la missione di GVC, si cerca poi di garantire l’autonomia delle comunità locali attraverso il rilancio e lo sviluppo dell’economia locale – attraverso la fornitura sovvenzioni e attrezzature per l’agricoltura, la pesca, l’acquacultura e il piccolo commercio in genere – e la ricostruzione di strutture scolastiche e comunitarie, secondo principi legati alla prevenzione dei rischi e disastri.
I singoli interventi vedranno il coinvolgimento di manodopera e operatori locali, permettendo così alle comunità di riferimento di ritrovare le risorse interne per la propria crescita economica e sociale.
Beneficiari delle attività di GVC saranno circa 7 mila famiglie colpite dal tifone e, tenendo conto che ogni famiglia è composta in media da 5 membri, verranno coinvolti 35 mila persone, attraverso un approccio partecipativo e sostenibile.