A metà della prima settimana di formazione del programma EU AID VOLUNTEERS della Commissione Europea, promosso da ECHO (Direzione Generale per le Emergenze Umanitarie) e coordinato da EACEA (Agenzia per l’Educazione, la Cultura e la Comunicazione audiovisiva), abbiamo raccolto alcune testimonianze dei partecipanti e dei formatori coinvolti. L'obiettivo di questa "training of trainers" (ToT) è preparare le organizzazioni locali dei paesi del Sud del mondo all'arrivo dei 30 volontari europei che verranno selezionati nelle prossime settimane. Arrivati al terzo giorno di formazione, abbiamo raccolto opinioni e prime impressioni sul programma.

Il volontariato è l’espressione concreta e visibile della solidarietà, che permette alle persone di dedicare le proprie competenze, capacità e tempo al servizio di altri esseri umani”. Recita così l’introduzione a EU Aid Volunteers coordinato da GVC, prima organizzazione in Italia ad aver ottenuto dall’Unione Europea la certificazione ufficiale come “sending organization”, abilitata cioè a selezionare ed inviare i volontari all’estero. Più di 4.000 cittadini e cittadine europei sosterranno, con il proprio tempo, il proprio lavoro e le proprie competenze, gli interventi di aiuto umanitario di ECHO già attivi nei paesi che ne hanno maggiori necessità. Inoltre, formerà più di 4.400 professionisti appartenenti alle organizzazioni locali che accoglieranno e coordineranno i volontari. Altri 10.000 volontari verranno coinvolti per attività on line, il tutto per un investimento di 147,9 milioni di euro. 

EU Aid Volunteers è un progetto importante per noi” spiega Maria Chiara Lesi, responsabile del programma EU Aid Volunteers per GVC “perché ci permette di avere un ruolo di referente presso la Commissione Europea per questa ed altre iniziative sul volontariato in Italia e all’estero. Non per niente ci chiamiamo Gruppo di Volontariato Civile: per noi è da sempre molto importante incentivare, in Italia ed in Europa, la condivisione dei valori di solidarietà internazionale di cui crediamo fermamente come base fondamentale per affrontare le emergenze e porre le basi per lo sviluppo”.  Attraverso EU Aid Volunteers gli e le europee avranno modo di farsi carico e di condividere i valori comuni dell'Europa, esprimendo in modo concreto la solidarietà internazionale di cui sono portatori e rafforzando il sentimento di cittadinanza europea, molto necessario in questo momento storico in cui l’euroscetticismo provoca spaccature e divisioni. 

Questi 6 giorni di formazione costituiscono il punto di partenza del programma. I 40 partecipanti provengono da 21 paesi diversi, dei quali 8 (Haiti, Ecuador, Libano, Nicaragua, Burundi, Tunisia, Libano, Giordania) accoglieranno già da quest’anno i 30 volontari che verranno selezionati da GVC nelle prossime settimane. Gli altri paesi hanno richiesto la certificazione europea per ospitare i volontari nel prossimo anno. Dopo l’introduzione e il benvenuto della presidente di GVC Dina Taddia e da Caterine Ebah - Moussa di ECHO e Sophie Lemel di EACEA, nelle 48 intense ore di formazione si stanno trattando i seguenti temi:

-EU Humanitarian Aid - Functioning and Principles:  le azioni e i principi su cui si fondano le attività di ECHO nelle emergenze umanitarie.

-Disaster Risk Reduction and Resilience: le linee guida per la riduzione dei rischi nelle emergenze e gli approcci da seguire per la costruzione della resilienza nelle comunità beneficiarie degli aiuti umanitari.

-Communication for Humanitarian Aid: il ruolo chiave della comunicazione negli interventi di emergenza e in generale nelle attività di cooperazione allo sviluppo, sia dal punto di vista dell'utilizzo degli strumenti di comunicazione sia nel coinvolgimento delle comunità di volontari (communication community management).

- Organizzazione di invio e accoglienza: come conformarsi ai requisiti per inviare e ricevere volontari.

Un programma impegnativo per un’iniziativa ambiziosa che vede GVC e Bologna ancora una volta al centro dell’Europa, e da qui protagoniste nel mondo.