Siamo a Yako, provincia di Passoré, nel nord del Burkina Faso, un piccolo stato dell’Africa occidentale senza sbocchi sul mare. Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri al mondo, al quint’ultimo posto nella classifica mondiale dei paesi per l’indice di sviluppo umano, e quasi 30 anni di “stabilità politica” imposta dal regime di Compaorè non hanno certamente portato allo sviluppo auspicato: la speranza di vita è di 55 anni e la mortalità infantile rimane altissima, pari al 7,8%.

Nella provincia di Passoré le famiglie più povere sono esposte ad insicurezza alimentare e nutrizionale, definita dalla FAO come una situazione di mancanza di un sicuro accesso ad un ammontare sufficiente di cibo nutriente per una crescita ed uno sviluppo normale ed una vita attiva e sana. Queste famiglie infatti dipendono fortemente dagli acquisti alimentari per il loro sostentamento, ma hanno fonti di reddito molto limitate. Il paese è periodicamente colpito da crisi alimentari, e spesso i gruppi famigliari più vulnerabili adottano strategie di sopravvivenza che determinano il degrado irreversibile dei loro mezzi di sussistenza: diminuire il numero di pasti quotidiani e la qualità del cibo, ridurre drasticamente l’allevamento e aumentare le pratiche di migrazione stagionale.

L’intervento di GVC nell’area è iniziato ad aprile 2015 proprio con l’obiettivo di migliorare le condizioni alimentari e nutrizionali delle famiglie più povere, in particolare quelle rurali che rappresentano la categoria più vulnerabile, limitando il ricorso a strategie di sopravvivenza errate.

Dopo una prima identificazione delle famiglie bisognose, in collaborazione con le strutture pubbliche locali, è iniziata la distribuzione periodica di buoni alimentari e di cereali per l’infanzia, accompagnata dal monitoraggio dello stato nutrizionale dei bambini. Vengono inoltre organizzate sessioni di sensibilizzazione sulla diversità alimentare e sull’utilizzo di alimenti locali per l’infanzia. Per aumentare l’efficacia degli interventi in questo campo, è stato avviato uno studio comparativo di due strategie di prevenzione della malnutrizione acuta tra i bambini di 6-23 mesi.

L’intervento è stato reso possibile dal sostegno finanziario di ECHO: i beneficiari saranno circa 13.000, di cui una porzione consistente è costituita da donne, incinte o nel periodo dell'allattamento.

GVC lavora in Burkina Faso da molti anni, attualmente con progetti per garantire la sicurezza alimentare della popolazione più povera, in particolare dei bambini e delle donne. Grande attenzione viene data alla malnutrizione infantile, con programmi che prevedono percorsi sanitari mirati a curare bambini tra i 6 mesi e i 5 anni che soffrono di malnutrizione acuta, e con il sostegno alle donne che lavorano in agricoltura.