Il potere della conoscenza tradizionale, locale ed indigena, quest’anno é stato protagonista durante la celebrazione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri in Nicaragua. L’evento fa parte dell’iniziativa Step Up, iniziata nel 2011, che promuove ogni anno un diverso approccio alla tematica, coinvolgendo, per esempio, l’infanzia e l’adolescenza (2011), le donne (2012), le persone con disabilitá (2013) e le persone anziane (2014).
L’uomo, sin dai tempi piú antichi, ha dovuto affrontare le differenti situazioni critiche presentategli dalla natura: nel corso della storia, le popolazioni hanno quindi dovuto imparare a riconoscere, prepararsi e convivere con i fenomeni naturali. L’integrazione delle conoscenze indigene e locali ai progetti di gestione del rischio aiuta le persone e le comunitá ad adattarsi agli effetti negativi del cambiamento climatico, che incrementano frequenza ed intensitá dei fenomeni naturali, mantenendo un’alta resilienza delle popolazioni locali che conservano intatte le loro tradizioni ancestrali.
Un chiaro esempio dell’importanza attribuita a questo tipo di conoscenze si manifesta in una delle popolazioni indigene della costa caraibica del Nicaragua, una delle regioni piú vulnerabili agli eventi idrometeorologici e agli effetti del riscaldamento globale, che negli anni sono stati tragici per la dipendenza della popolazione dalle risorse naturali che la circondano.
In occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri e del XXVIII anniversario dell’indipendenza della Regione Autonoma della Costa Caraibica Nord (RACCN), nella cittá di Bilwi del municipio di Puerto Cabezas, é stato organizzato un evento per far conoscere alla popolazione l’importanza della gestione integrale del rischio, che include la prevenzione dei disastri, il funzionamento di sistemi di allerta rapida e l’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici. All’evento hanno partecipato bambini e adolescenti, studenti universitari, istituzioni regionali e municipali che lavorano a favore dell’ambiente e della gestione integrale del rischio, e ONG locali ed internazionali: sono stati presentati murales, poesie, racconti, balli e canti che hanno descritto da diversi punti di vista come le conoscenze ancestrali abbiano in diverse occasioni salvato vite prima, durante o dopo un'emergenza.
Con questa iniziativa, si vogliono stimolare nella regione azioni anticipate e pianificate, che tengano in conto le conoscenze indigene ancestrali legate ai fenomeni naturali, in modo tale che le persone prendano coscienza della loro situazione di fronte agli impatti del cambiamento climatico e siano motivate a partecipare e migliorare le loro capacitá di risposta di fronte ai suoi effetti, proteggendo e salvaguardando la vita delle persone. Inoltre, si aspira a marcare ed esaltare le conoscenze ancestrali legate alla gestione del rischio per la prevenzione di disastri naturali come uno strumento necessario e fondamentale per rafforzare i sistemi di allerta rapida delle zone piú vulnerabili: cosí come sottolineato da Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, “le conoscenze tradizionali e autoctone constituiscono una base informativa indispensabile per molte societá che cercano di vivere in armonia con la natura e adattarsi a fenomeni meteorologici sgradevoli, al riscaldamento globale e all’aumento del livello del mare”.
Flavia Pugliese - Rappresentante GVC in Nicaragua e Guatemala