Il responsabile paese di GVC Mattia Bellei ci conferma poco fa che in Burundi è in atto un colpo di stato. Dai microfoni di Radio Isanganiro, il generale Godefroid Niyombaré ha annunciato la destituzione del presidente. “Stamattina le forze militari erano più numerose in città” ci racconta da Bujumbura Mattia “e in effetti abbiamo pensato ad una svolta nella crisi”.

Poi, l’annuncio ufficiale in diretta “Le parole del generale via radio sono state 'tenuto conto del caos diffuso e della palese violazione sia della Costituzione che degli Accordi di Arusha [gli accordi che nel 2000 avevano aperto la strada alla fine della guerra civile burundese] le forze di sicurezza hanno deciso di prendere in mano il destino del Paese”.

Il messaggio è stato diffuso da una radio privata, perché la Radio Televisione Nazionale Burundese è presieduta dai militari fedeli al regime che sono asserragliati dentro, mentre fuori è circondata dalle persone. Il presidente attualmente si trova in viaggio in Tanzania. Spaccatura quindi anche fra le forze militari, e ancora non si è in grado di capire in che direzione si evolverà la situazione.

Nonostante il silenzio generale, prima individualmente  poi con altre ONG il GVC nei giorni scorsi aveva informato e cercato di dirigere l'attenzione dei media sulla grave crisi politica in atto in Burundi. Insieme alle altre ONG italiane aveva rivolto un appello ai mass media per rompere il silenzio su quello che stava accadendo, e sui possibili pericoli, in vista delle elezioni presidenziali programmate per il 26 giugno.

Per il momento GVC rimane in contatto permanente con il proprio staff locale per aggiornamenti, mentre sta attuando le misure di sicurezza previste in situazioni di crisi. Al momento sono state chiuse le frontiere mentre sembra che il presidente abbia deciso di rientrare nel paese. 

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