In Burundi, GVC ha consegnato un nuovo carico di 1.580 pulcini e di 11.850 kg di mangime. In totale, sono 22.844 i pulcini consegnati fino ad ora nel paese a 5.711 famiglie. E’ solo una delle attività del progetto “ISI IDUTUNZE, la terre qui nous fait vivre” di GVC, che ha promosso un approccio integrato alla sicurezza alimentare nel paese in cui si registra il tasso di malnutrizione cronica più elevato al mondo. Non solo polli per l’allevamento: anche kit per l’orticoltura e per la coltivazione di funghi, formazione per imparare a creare dei forni che consumino meno legna, dimostrazioni culinarie e tanto altro. Perché l’obiettivo è sconfiggere insieme la fame e auto-organizzarsi in FARN (centri di riabilitazione nutrizionale) nelle colline, rendendo le comunità al confine con la Tanzania sempre più indipendenti dall’aiuto delle organizzazioni umanitarie e sempre più capaci di prevenire e contrastare gli effetti della malnutrizione.

 

 

CONTRO LA MALNUTRIZIONE      Volti sorridenti, occhi che si illuminano. Sono tanti gli uomini, le donne e i bambini che hanno ricevuto il kit per l’allevamento dei polli in Burundi. Hanno atteso in cerchio che venissero consegnati, stringendo i cesti tra le braccia. Nelle province di Cankuzo, Ruygi, Makamba e Rutana, avere in dono tre galline e un gallo e 30 kg di mangime significa poter assicurare ai propri figli una alimentazione più equilibrata e più ricca di proteine.

 

 

ALLEVARE POLLI     nelle case rurali in Burundi, prima della crisi, era normale. “Ora, con la crisi economica, per  le famiglie più povere, è difficile acquistare pulcini al mercato ed avviare un allevamento domestico- spiega Valter Garau, cooperante di GVC -. Per questo l’iniziativa ha richiamato molto l’attenzione delle comunità”. Durante la distribuzione, erano presenti dei veterinari. Tutte le famiglie hanno partecipato a vari incontri durante i quali sono state fornite le indicazioni necessarie per riuscire ad allevare i polli. “Avere la possibilità di produrre uova, ed in seguito altri pulcini, rappresenta un passo avanti verso l’autosufficienza alimentare ma è anche un modo per migliorare la propria condizione economica” spiega Valter.

 

IL PROGETTO     Isi Idutunze di GVC in Burundi prevede numerose attività. Tra di esse, anche la distribuzione di sementi per creare giardini familiari e diversificare l’alimentazione, la possibilità di costruire delle cucine in grado di ottimizzare l’utilizzo della legna, la creazione di vivai per la produzione di alberi da frutto e lo sviluppo e la coltivazione di funghi. A breve, verranno distribuiti sacchetti di sementi per ortaggi e si raggiungerà così un totale di 5.711 famigliee. Il progetto ha agito all’interno di 275 colline,  in un’area ritenuta tre le più a rischio per quanto riguarda la malnutrizione cronica.

 

 

FARN DI COMUNITA’    “A seguito del primo ciclo di attività di progetto su tutte le colline, le nostre maman lumiére, insieme a tutti gli altri organizzatori locali e con il sostegno di molte famiglie volontarie, si sono attivate autonomamente per dare vita alle nuove FARN comunitarie e ad altre attività di sviluppo agricolo” racconta Valter. Significa che, in maniera autonoma e indipendente dal progetto, i centri di riabilitazione nutrizionale (FARN) saranno autogestiti dalla gente, grazie ad una raccolta fondi all’interno della comunità stessa.

Bologna, 06/07/2017


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