Ha acquistato e distribuito coperte e beni di prima necessità per venire incontro alle esigenze più stringenti delle 700 persone che a causa dell'acqua e del fango avevano dovuto abbandonare le proprie case. Questo l'operato di GVC in soccorso della popolazione di Gorazde, città della Bosnia orientale duramente colpita nei primi giorni di dicembre da un'alluvione provocata dalle piogge torrenziali che hanno ingrossato le acque del fiume Drina, facendolo esondare.
Impegnato nel territorio con attività rivolte ai giovani e ai minori in difficoltà attraverso un progetto finanziato dal Ministero degli Affari esteri, GVC ha accolto la richiesta d'aiuto della Municipalità di Gorazde, partecipando nel vivo dell'emergenza alla riunione dell'unità di crisi a fianco delle autorità locali, dell'amministrazione cantonale, della protezione civile e delle associazioni di volontari.
Un lavoro, quello di GVC, che continua anche ora che le acque si sono ritirate, lasciandosi dietro fango, legno, sedimenti e soprattutto 250 edifici privati e pubblici danneggiati, alcuni dei quali irrimediabilmente compromessi, come un asilo in cui l'acqua aveva raggiunto il secondo piano della struttura, o la casa di una giovane coppia di sposi, andata del tutto distrutta. Ora la priorità è procedere con le operazioni di pulizia, per scongiurare il rischio di epidemie e consentire a quanti più sfollati possibile di tornare nelle proprie abitazioni.