Dal 6 al 9 ottobre 2011 si svolgerà, presso il cinema Lumière, in via Azzo Gardino 65, la quinta edizione del Terra di Tutti Film Festival. Anche quest’anno GVC, in collaborazione con COSPE, rinnova il proprio impegno per dare voce, attraverso il festival, ai tanti sud del mondo, alla realtà di quei paesi, popoli e lotte sociali che spesso sono “invisibili” sui mezzi di comunicazione di massa.
Il Terra di Tutti Film Festival si conferma come un’importante concorso di portata internazionale - sono infatti 245, provenienti dai cinque continenti, i video candidati a questa quinta edizione - e cerca di tracciare un ponte tra le realtà locali e festival internazionali come quelli di Maputo in Mozambico e di Belo Horizonte in Brasile, per la seconda volta gemellati con la rassegna di Bologna. Attraverso i reportage, i documentari e le tante storie raccontate in video, si consolida l’attenzione verso i grandi fatti di cronaca, dal traffico di esseri umani alla difesa del patrimonio naturale, fino alle nuove povertà e alle più antiche “migrazioni nel continente Europa”.
In primo piano nella quinta edizione del Terra di Tutti Film Festival ci sono le rivoluzioni del Mediterraneo, con una sessione di documentari e ospiti internazionali, tra cui Sophia Baraket, giovane fotografa tunisina, che presenterà “Insideout”, un progetto di “democrazia per immagini” che si propone di sostituire le onnipresenti icone di Ben Ali con ritratti dei cittadini della Tunisia. Sotto i riflettori anche le storie di vita nelle periferie a sud del mondo, i riti e i miti delle gang giovanili del centro e sud America, il coraggio dei reporter che rischiano la vita per documentare la violenza negli slum.
Il Terra di Tutti Film Festival celebrerà anche l’Anno internazionale delle foreste proclamato dalle Nazioni Unite con una sessione che affronta temi come la carestia nel Corno d’Africa, le lotte dei campesinos boliviani contro milizie armate e multinazionali e l’innalzamento degli oceani. Da quest’ anno, le storie di ordinaria emarginazione, le lotte per il diritto all’ acqua e per la sovranità alimentare, le tante contraddizioni della corsa allo sviluppo non sono solo sul grande schermo: prende infatti il via il “Terra di Tutti Photo Contest”, concorso a cui sono candidati 48 reportage fotografici sulla siccità in Etiopia, la vita nelle carceri colombiane, l’immigrazione a Manduria o le foreste pluviali. Le migliori opere sono esposte, dal 17 settembre e fino al 16 ottobre, alla Casa della Fotografia di Bologna in via San Donato 68.
Non mi resta che augurarvi buona visione.

Patrizia Santillo
Presidente di GVC