Dal rapporto Aid Watch emergono alcuni dati significatrivi rispetto all'impegno dei singoli Stati europei nella Cooperazione allo Sviluppo: nove Paesi hanno rispettato gli accordi presi nel 2010 che prevedevano di stanziare almeno lo 0,5 del PIL per la Cooperazione, mentre sono ben undici i Paesi europei che nel 2011 hanno tagliato i fondi rispetto all''anno precedente. Italia e Spagna in questo senso si aggiudicano la maglia nera della cooperazione, con tagli rispettivamente del 38% e del 53%. E nemmeno per il 2012 le cose sembrano migliorare: le previsioni per l'anno prossimo sono di uno stanziamento complessivo pari allo 0,13% del PIL.
Per ottenere un cambio di rotta – affermano le tre Reti delle ONG italiane, AOI, CINI e LINK2007 (di cui GVC fa parte) - "occorre un salto culturale, una nuova visione del ruolo dell’Italia nel mondo, che porti a vedere la cooperazione con i paesi in via di sviluppo come un investimento per il nostro paese e per il suo futuro”.