Per la prima volta in Africa, sabato 2 novembre dalle ore 10 alle 16 si svolge a Maputo il Mercato della Terra, organizzato nella capitale del Mozambico da GVC e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
Il Mercato della Terra non è un mercato qualunque: è un format creato nel 2005 da Slow Food e realizzato in diverse città del mondo - dall’Austria all’India, da Israele agli Stati Uniti. I Mercati della Terra sono luoghi dove si preservano la biodiversità e la cultura alimentare locali e si promuove la stagionalità, mettendo direttamente in contatto piccoli produttori e consumatori.
“Il Mercato della Terra rappresenta un’attività innovativa per la realtà mozambicana, coerente con la missione e il lavoro che GVC sta sostenendo in Africa, anche in paesi come il Burundi e il Burkina Faso, per promuovere la sostenibilità ambientale – dice la presidente di GVC Patrizia Santillo. Favorire i piccoli produttori attraverso il sostegno a una produzione di qualità e l’accesso al mercato vuol dire non solo aumentare il loro reddito, ma aiutare l’intera comunità e migliorare la vita di tutti, connettendo lo sviluppo con la sovranità alimentare e il rispetto ambientale”.
"L'apertura del primo Mercato della Terra in Africa è un risultato straordinario, che è frutto dell'esperienza e del lavoro di Slow Food in 25 Paesi africani e rappresenta il raggiungimento di un obiettivo complicato realizzare anche nel Nord del mondo: le regole che i produttori devono osservare sulla qualità dei prodotti, la stagionalità, la distanza dei luoghi di produzione, l'equità sociale sono stringenti” aggiunge Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biovidersità. "È inoltre la testimonianza della vitalità e della ricchezza della produzione alimentare tradizionale in quest'area".
A cadenza mensile, il Mercato della Terra di Maputo porterà nei giardini del Parque dos Continuadores piccoli coltivatori e produttori della provincia mozambicana. In vendita solo prodotti "buoni, puliti e giusti", cioè locali, di stagione e con prezzi equi per chi vende e per chi compra: ci saranno verdura, frutta, pesce fresco, riso e anche succhi di frutta, confetture e le bajias, le tipiche frittelle di legumi del Mozambico. Per favorire lo scambio di buone pratiche, nei prossimi mesi è in programma una missione in Italia, al Mercato della terra di Bologna, da parte del responsabile del Mercato della terra di Maputo.
Il Mercato della terra di Maputo nasce da una collaborazione tra GVC e Slow Food , nell'ambito di un più ampio progetto di promozione dell’agricoltura sostenibile, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e condotto da GVC con il supporto dell’Unione nazionale dei contadini mozambicani Unac, l’ong Essor e l’associazione Convivium Muteko-Waho.