Cosa fanno un attore dai capelli bianchi ma con lo sguardo vispo di un dodicenne, un calzino e tanti bambini insieme in una scuola sperduta di Chinandega, una delle zone più povere del Nicaragua?

Ma promuovono i diritti dell'infanzia attraverso l'arte e la cultura, ovvio! Perché nelle mani di un attore/scrittore/creativo come Bruno Cappagli del Teatro Testoni di Bologna il calzino diventa un Elefantino, l'aula un po' squallida un palcoscenico internazionale di prima categoria e i bambini un pubblico partecipante stimolante e stimolato che (in alcuni casi per la prima volta) assiste estasiato ad un'opera teatrale. E nel frattempo i piccoli alunni imparano che l'arte e la cultura sono un loro diritto, e che allo stesso tempo hanno dei diritti che devono rivendicare, far rispettare e difendere, anche attraverso il teatro.

Bruno Cappagli è infatti in Nicaragua con GVC, nel distretto di Chinandega, per la realizzazione di un laboratorio teatrale come prima tappa di un'attività del nostro progetto "Promozione dei diritti umani dei bambini, delle bambine e degli adolescenti attraverso l'arte e la cultura". Il programma, giunto al suo secondo anno, ha come obiettivo fondamentale la promozione della cultura del rispetto dei diritti umani dell'infanzia e dell'adolescenza, attraverso l'arte e la comunicazione come potenti mezzi di trasformazione e cambiamento sociale nei municipi di Chinandega, El Viejo, Somotillo e Santo Tomás.

Il teatro, specialmente quello di strada che GVC sta utilizzando come metodologia didattica partecipativa, è uno strumento molto potente di capacitazione, educazione e comunicazione, specialmente per i bambini e i ragazzi delle zone più depresse, dove normalmente non vengono a contatto con questa meravigliosa modalità di creazione artistica. Il paradosso è che proprio queste zone più remote del Nicaragua sono invece ricchissime di espressioni culturali particolari, numerose e differenti, ma gli stessi possessori di questo straordinario patrimonio non sono consapevoli del loro valore, proprio per la mancanza di valorizzazione ed educazione delle espressioni culturali. 

Nella settimana dall'1 all'8 giugno Bruno, in collaborazione con lo staff locale di GVC e il Movimiento de Teatro Popular Sin Fronteras (MOVITEP-SF) che riunisce vari gruppi di teatro nicaraguensi, impartirà un seminario intensivo per 15 fra bambini, bambine e adolescenti. Da questo laboratorio uscirà anche la sceneggiatura dello spettacolo che i partecipanti metteranno in piedi successivamente e porteranno per le strade dei loro municipi. Bruno tornerà nei prossimi due anni più volte per accompagnare i ragazzi e le ragazze in questo lavoro, e lo spettacolo allestito verrà presentato anche a Bologna. Una bellissima esperienza non solo per i protagonisti ma anche per tutta la società che ascolterà questi giovani attori e attrici rivendicare i propri diritti e valorizzare la propria cultura in forma giocosa e divertente. Perché con la creatività e l'immaginazione un calzino diventa facilmente non uno, ma tre elefanti...

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