I numero di questo fenomeno

Le risposte del test:

  1. Sono 12 milioni le minorenni che ogni anno, nel mondo, sono costrette a sposarsi.
  2. Nel Mondo 650 milioni di bambine e ragazze ancora in vita oggi sono state vittime di matrimoni precoci.
  3. Nel Mondo, sono circa 50mila le ragazze tra i 15 e i 19 anni che ogni anno perdono la vita a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto.
  4. Da 50 anni ci impegniamo a restituire l’infanzia a migliaia di bambine.

Gruppi di auto-aiuto, lotta ai matrimoni precoci, tutela legale, rafforzamento della società civile e delle istituzioni democratiche, advocacy e campagne di sensibilizzazione sui diritti. Sono solo alcune delle attività per sostenere i diritti di donne, minori, disabili, rifugiati, migranti e altri soggetti a rischio di esclusione in tutto il mondo.

Nel 2021 abbiamo realizzato interventi diretti per promuovere equità, non discriminazione e contrastare la violenza in 14 paesi, favorendo la partecipazione di donne e gruppi vulnerabili alla vita pubblica, all’associazionismo e all’economia.

In Palestina e Tunisia abbiamo facilitato l’avvio di microimprese a conduzione femminile.

In Nicaragua siamo intervenuti a sostegno di bambine e adolescenti a rischio o vittime di violenza e abbiamo promosso l’empowerment delle donne.

In Benin abbiamo organizzato corsi di formazione e incontri su tematiche legate a salute sessuale e riproduttiva con la società civile.

Le attività relative alla salute riproduttiva delle adolescenti dedicano una particolare attenzione alla prevenzione dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali femminili. Le linee di azione in questo ambito prevedono la formazione di operatori sanitari di comunità sulla pianificazione familiare e la prestazione di servizi di salute riproduttiva alle donne e adolescenti (15-49 anni). Le iniziative dedicate alla prevenzione della violenza contro le/i bambine/i e più in generale alla child protection nelle scuole e nelle comunità prevedono invece una formazione specifica agli insegnanti, alle/i bambine/i e ai loro tutori, nonché agli operatori e stakeholder dei servizi e della comunità per rinforzare la capacità di identificare e segnalare casi di abuso dei minori.

In Tanzania abbiamo creato un Centro di accoglienza a Bunju, punto di riferimento per 250 bambine tra i 10 e i 21 anni, vittime di queste violenze, abbandonate dalla famiglia ed espulse dalla scuola stessa.