I numeri della salute
I risultati del test:
- 80000 congolesi si sono rifugiati in Burundi fino ad oggi.
- Il 40% dei bambini arrivati nei centri per rifugiati soffre di malnutrizione cronica.
- I livelli di mortalità materna sono 50 volte più elevati per le donne africane rispetto a quelle che vivono in paesi ad alto reddito e i suoi figli hanno 10 volte più probabilità di morire entro il primo mese di vita rispetto ai neonati dei paesi ricchi.
- Da 50 anni ci impegniamo affinché le cure mediche siano un diritto per tutti.
Le persone che godono di buona salute sono un sostegno fondamentale per lo sviluppo e il benessere delle società in cui vivono, per questo promuoviamo il diritto alla salute supportando le strutture pubbliche principalmente in africa sub-sahariana (Benin, Burkina Faso, Burundi, Kenya e Mozambico) e in Palestina.
Interveniamo su questo aspetto anche in altri Paesi, come Brasile e India, a complemento di attività di sviluppo rurale. In un’ottica di salute globale, agiamo in modo integrato con gli altri settori di intervento correlati: cibo, acqua, educazione, diritti e aiuti umanitari.
Nelle aree più povere, in particolare Burkina Faso, Burundi, Senegal e Kenya, gli interventi sanitari vanno a integrare la lotta contro la malnutrizione dei bambini e delle loro madri. nel 2019, infatti, abbiamo fatto screening a 144.505 bambini e preso in carico i casi più gravi. Per garantire l’accesso alle cure e una migliore qualità dei servizi offerti, abbiamo creato o rafforzato 141 presidi sanitari pubblici per oltre 136.000 persone, dotandoli di strumentazione e sostenendone la gestione.
In Burundi, in particolare, abbiamo migliorato le attività di 128 centri di salute in 9 distretti rurali e i servizi sanitari nei 5 campi per rifugiati congolesi gestiti dall’unhcr. Nei diversi paesi, infermieri e medici sostenuti dai nostri progetti hanno svolto 194.136 visite mediche a 85.000 pazienti, in aggiunta alle prestazioni sanitarie contro la malnutrizione.
Una promozione della salute efficace parte dagli agenti di salute, medici e volontari che prestano servizio nelle comunità. Per questo nel 2019 abbiamo organizzato 426 corsi di aggiornamento, coinvolgendo quasi 6.000 persone. Nei nostri progetti la prevenzione è prioritaria, raggiungendo 54.800 persone attraverso la vaccinazione contro il morbillo e la prevenzione del colera in Burundi e una campagna contro i parassiti intestinali nelle scuole del Benin. Inoltre, attraverso campagne più ampie di salute pubblica, nutrizione ed igiene, salute materna e riproduttiva, prevenzione dell’hiV, ebola e malaria abbiamo sensibilizzato quasi 122.500 persone, riducendo il rischio di contrarre malattie.
Lo abbiamo fatto in 9 paesi, attivando i membri delle comunità per la diffusione delle buone pratiche. In particolare, le donne hanno agito come modelli per altre mamme e famiglie, promuovendo comportamenti virtuosi per la prevenzione sanitaria. Infine, il personale sanitario e gli insegnanti presso le scuole, con il supporto dei social media e delle radio, hanno diffuso importanti messaggi per il benessere e lo sviluppo umano.