I numeri dell’istruzione
Le risposte del test:
- In Siria quasi 2 milioni di bambini non possono andare a scuola, perché una scuola non ce l’hanno.
- Nel Mondo sono 200 milioni i bambini ai quali viene negato il diritto allo studio.
- Il 60% dei bambini ai quali viene negato il diritto allo studio sono bambine.
- Da 50 anni ci impegniamo a riportare i bambini a scuola perché possano studiare e costruirsi il proprio futuro.
Nelle zone di guerra, negli ambienti a rischio, di fronte a disastri o emergenze come quella sanitaria che stiamo vivendo ora, dovunque l’infanzia è negata o messa a rischio, riportare i bambini a scuola è l’unico modo per donargli un futuro e salvarli.
L’istruzione è la risorsa contro povertà e ingiustizie, per aiutare le nuove generazioni a essere più consapevoli, scegliere e costruire forme di convivenza pacifica basate sul rispetto dei diritti, uno sviluppo più sostenibile, inclusivo e giusto.
Nel 2021 siamo intervenuti in 10 paesi per assicurare l’accesso all’istruzione, ridurre l’abbandono scolastico, promuovere l’inclusione e favorire un’educazione di qualità, anche in contesti di emergenza.
In Siria, Palestina, Mozambico, Kenya, Libano e Cambogia abbiamo riabilitato le scuole, per farne luoghi sicuri, confortevoli e inclusivi, con un’attenzione alle esigenze degli alunni con disabilità e delle bambine.
In Brasile abbiamo sviluppato una metodologia per ridurre la violenza intra-scolastica e assistito gli insegnanti colpiti da stress e ansia generati dall’impatto del covid-19.
Durante la pandemia abbiamo distribuito attrezzature e materiale didattico per l’apprendimento a distanza, dando continuità alle attività scolastiche.
Inoltre abbiamo formato insegnanti e personale scolastico sulle buone pratiche igienico-sanitarie, coinvolto studenti in attività educative per la prevenzione da covid-19 e distribuito dispositivi di protezione individuale.
In Italia abbiamo un progetto nazionale di contrasto alla povertà educativa, che promuove un’educazione inclusiva di qualità per tutti.
Siamo presenti in Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Campania, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, regioni nelle quali sono stati individuati quartieri caratterizzati da situazioni di disagio socio-economico, povertà culturale ed educativa; in queste aree mancano opportunità per bambini, bambine, adolescenti ed adulti.
Alle scuole aderenti è assegnato il compito di capire quali ragazzi sono in particolare difficoltà e di contattare le famiglie per proporre un percorso pomeridiano nei nostri centri per aiutare i propri figli/e a sviluppare al meglio le proprie capacità, ad impegnarsi nello studio e a non finire magari in giri di microcriminalità. I nostri educatori ogni pomeriggio aiutano studenti e studentesse nei compiti e, attraverso percorsi mirati, a migliorare e a riconoscere le proprie attitudini per costruirsi il proprio futuro.