Ristudiamo il calendario
Per molte famiglie italiane l’estate non è solo vacanza. I tre mesi senza scuola diventano un periodo difficile da gestire: costi alti, centri estivi non sempre accessibili e il rischio di isolamento per bambine, bambini e adolescenti.
Nell’indagine che abbiamo realizzato insieme al duo Mammadimerda, oltre 3.000 famiglie hanno risposto e quasi 1.000 hanno lasciato una testimonianza diretta. Il quadro che emerge è chiaro: quasi la metà segnala difficoltà nella ripresa a settembre e il 31% nota nei figli e nelle figlie una perdita di competenze o di relazioni sociali. Un centro estivo di circa 4 settimane e mezzo costa in media 530 euro a bambino, con forti differenze tra Nord e Sud e una partecipazione ancora più ridotta per chi ha figli o figlie con disabilità.
Non parliamo solo di organizzazione: parliamo di diritti. Il diritto di bambine, bambini e adolescenti a un’educazione e a una socialità continue. Il diritto delle famiglie – soprattutto delle donne – a conciliare lavoro e cura senza rinunce forzate. Il diritto di tutte e tutti a una scuola che sia davvero al centro, capace di ridurre le disuguaglianze territoriali, economiche e sociali.Per questo con la campagna “Ristudiamo il calendario”, lanciata da WeWorld e Mammadimerda, chiediamo di mantenere i 200 giorni di scuola ma distribuirli in modo diverso: con pause più equilibrate, più inclusione e una scuola che accompagni la crescita di ogni bambino e bambina.