A 27 anni dalla fine della dittatura della famiglia Duvalier, ed a quasi 10 anni dall’epilogo della violenta autarchia di Aristide, Haiti soffre ancora un’assenza di democrazia estrema che coniuga l’assenza dello Stato con la fragilità della società civile organizzata e l’esclusione sociale di vastissimi strati della popolazione, che si manifestano ad esempio nell’assenza di documenti di identità per la maggior parte della popolazione, soprattutto nel caso delle donne e delle zone rurali. Tutto ciò peggiorando in modo estremo la dilagante povertà e le disuguaglianze sociali. In questo contesto, il progetto Territorio e Cittadinanza, sviluppato in tutti i comuni della regione del Centro promuove un processo di rafforzamento della società civile attraverso creazione di reti tra le organizzazioni di base e la formazione dei suoi rappresentanti, con specifica attenzione alle organizzazioni femminili. Grazie a un lavoro capillare ed intenso su tutto il territorio in alleanza con i nostri partner strategici (il Movimento dei contadini di Papaye – MPP – e l’Organizzazione per la solidarietà delle donne haitiane -SOFA), un migliaio di organizzazioni della società civile sono maggiormente organizzate, strutturate, informate e capaci di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione, e sono inserite in una dinamica di concertazione continua con i governi locali, a tutti i livelli, da quello comunale al regionale, partecipano attivamente nella realizzazione di strategie di sviluppo locale Due temi centrali per l’esercizio di una cittadinanza reale costituiscono il cuore di questo processo: il diritto ai documenti di identità e i diritti delle donne.