Il contesto
Dopo cinque anni di crisi a più livelli, il Libano ha vissuto un crollo generale delle condizioni economiche e politiche. L'eliminazione dei sussidi e il generale declino dell'economia hanno portato a un aumento dei tassi di disoccupazione: la percentuale di donne disoccupate è ancora superiore a quella degli uomini, mentre la disoccupazione giovanile è quasi raddoppiata rispetto a quella degli adulti. Il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito significativamente, mentre i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati, incrementando il numero di famiglie e individui in condizioni di vulnerabilità. I governatorati di Akkar, Nord del Libano, Baalbek-Hermel e Bekaa sono i più colpiti dalla crisi, registrando i tassi di povertà e di vulnerabilità tra i più elevati della storia. Con la crisi siriana, la loro emarginazione è in costante aumento, ulteriormente esacerbata dal significativo afflusso di rifugiati, dal calo delle rimesse e dal declino del mercato, nonché dal deterioramento generale dei servizi pubblici e dei sistemi sanitari.
Inoltre il settore agroalimentare, principale risorsa economica di queste aree, è ancora largamente sottosviluppato. Le debolezze strutturali sono state ulteriormente aggravate dagli effetti dei ripetuti shock verificatisi negli ultimi anni, che hanno causato un aumento esponenziale dei prezzi dei prodotti alimentari e dei fattori di produzione agricola - soprattutto se importati - nonché del costo dell'energia necessaria per il pompaggio dell'acqua.
Oltre ai vincoli descritti, politiche obsolete e inadeguate causano l'esclusione sistemica, la discriminazione e lo sfruttamento dei lavoratori, colpendo in particolare gruppi vulnerabili come le donne, i lavoratori migranti e i cittadini stranieri. Tendenze dannose come l'assunzione di lavoratori senza contratto o con contratti abusivi, scale salariali inique e ambienti di lavoro non sicuri continuano a colpire negativamente i braccianti agricoli, che nella maggior parte dei casi non godono di alcuna protezione legale. Infine, l'impatto del cambiamento climatico si sta intensificando in tutto il Libano, causando un crescente deterioramento del suolo, desertificazione e scarsità d'acqua.
Il nostro intervento
Le nostre azioni mirano a risollevare le comunità attraverso due azioni principali:
1. Sostegno ai mezzi di sussistenza, con:
- Creazione di posti di lavoro, fornendo supporto a diversi attori del settore privato nel campo dell'agroalimentare;
- L'occupabilità, attraverso l'implementazione di attività di sviluppo delle competenze, come corsi di formazione tecnica e tirocini, soprattutto per i/le giovani;
- Sostegno alla generazione di reddito, attraverso corsi di formazione dedicati ai rifugiati vulnerabili e alle famiglie delle comunità ospitanti, a sostegno dell'avvio di attività generatrici di reddito.
2. Gestione del dialogo politico e della localizzazione, affrontando le seguenti aree di impegno:
- Advocacy e dialogo sulle politiche, attraverso la stesura di documenti e prodotti di policy basati su dati concreti e l'implementazione di attività che trasferiscano la titolarità dell'advocacy ai detentori dei diritti;
- Capacità dei partner della società civile e capacità istituzionali nazionali e subnazionali, che saranno rafforzate per promuovere il lavoro dignitoso nel settore agroalimentare attraverso attività di sensibilizzazione e di rafforzamento delle capacità degli attori istituzionali e della società civile a più livelli, nonché dei partner esecutivi. Il rafforzamento delle capacità finalizzato alla promozione del lavoro dignitoso includerà moduli dedicati all'uguaglianza di genere e alla prevenzione del lavoro minorile, che saranno quindi integrati in molteplici attività.
Inoltre, le imprese, le cooperative e le organizzazioni guidate da donne saranno considerate prioritarie nell'ambito delle azioni proposte, con l'obiettivo di aumentare la partecipazione delle donne affinché il loro contributo non sia più sottovalutato ma considerato cruciale nello sviluppo dell'economia e, in particolare, del settore agroalimentare.
Questo progetto è finanziato dal Programma Europeo di Sviluppo e Protezione Regionale per la Giordania e il Libano, sostenuto da Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Unione Europea, Irlanda, Paesi Bassi e Svizzera. I contenuti di questa pagina sono di esclusiva responsabilità di WeWorld e non possono in nessun caso essere considerati come espressione della posizione del Programma Europeo di Sviluppo e Protezione Regionale o dei suoi donatori.