Il contesto
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) sta affrontando una delle crisi umanitarie più complesse al mondo. Anni di conflitti armati, sfollamenti interni e ripetute ondate di violenza – soprattutto nelle province orientali – hanno devastato le comunità e aumentato in modo drammatico i bisogni urgenti. All'inizio del 2025, una nuova offensiva del gruppo ribelle M23, presumibilmente sostenuto dal Rwanda, ha aggravato ulteriormente la crisi. Le province del Nord e Sud Kivu sono tra le più colpite, con oltre 2 milioni di persone coinvolte solo nell’area di Goma.
Attualmente, più di 21 milioni di persone in RDC hanno bisogno di assistenza umanitaria. Il numero di sfollati internisupera i 7 milioni, mentre oltre 3 milioni sono tornati nelle proprie aree d’origine in condizioni estremamente precarie. A peggiorare la situazione, nel maggio 2025 è stata dichiarata un’epidemia nazionale di colera, che mette ulteriormente a rischio la popolazione e sovraccarica i già limitati sistemi sanitari e igienico-sanitari.
Il nostro intervento nel Paese
WeWorld è fortemente presente nel Sud Kivu, con una base operativa a Bukavu e il supporto di un team di coordinamento regionale con sede in Burundi. Il nostro team di emergenza è inoltre pronto a intervenire rapidamente per supportare i bisogni emergenti nelle aree colpite.

Settore principale di intervento: WASH (Acqua, Servizi Igienico-Sanitari e Igiene)
Nell’est della RDC, l’accesso limitato ad acqua potabile e a servizi igienico-sanitari adeguati ha aumentato il rischio di epidemie, in particolare di colera. Le persone sfollate interne (IDP) vivono spesso in campi sovraffollati, privi di condizioni igieniche di base e senza accesso ad acqua sicura. L’insicurezza e la mancanza di fondi ostacolano l’azione umanitaria, mentre i sistemi comunitari per l’approvvigionamento idrico e le infrastrutture sanitarie – soprattutto nelle strutture mediche – sono gravemente danneggiati.
WeWorld è impegnata a ripristinare l’accesso ai servizi WASH essenziali per migliorare la salute pubblica e la resilienza delle comunità. Gli interventi previsti puntano a raggiungere oltre 90.000 persone con supporto salvavita.
Per rispondere ai bisogni crescenti, WeWorld sta mobilitando risorse aggiuntive ed esplorando l’espansione delle proprie attività attraverso valutazioni multisettoriali nelle aree colpite dal conflitto.
