Nell’ultimo anno ricorrenti siccità e un’invasione di cavallette, congiunte alla precaria economia di sussistenza, hanno duramente colpito la campagna agricola in Burkina Faso, soprattutto nella regione del Sahel, nel nord del Paese.

L’ultima analisi della vulnerabilità alimentare mostra che delle 954.315 persone a rischio di emergenza alimentare, 195.665 persone sono concentrate nelle province di Soum, Oudalan e Seno, già sotto pressione a causa degli spostamenti di sfollati interni e rifugiati dal Mali, per ragioni di sicurezza. In vista del periodo più critico, quello della soudure, ovvero il periodo tra la semina e il raccolto successivo tra giugno e settembre, l’azione mira a ridurre il livello di insicurezza alimentare nelle province target . Nello specifico, nei 4 mesi di progetto, le attività interessano tre ambiti d’intervento: - le distribuzioni di coupon-denaro o voucher alimentari a 5.200 famiglie identificate come molto povere con bambini da 0 a 59 mesi a rischio di denutrizione e/o con donne incinte o che allattano; - la distribuzione di 2,5 kg di farina infantile ad ogni bambino tra i 6 e i 23 mesi e di 2,1 kg di farine arricchite per le madri e le donne incinte appartenenti ad ognuna delle famiglie beneficiarie; - momenti di sensibilizzazione sui temi di nutrizione, alimentazione e salute in generale. Grazie all’Approccio dell’Economia Familiare, che si serve di un indice basato su quattro gradi di vulnerabilità per valutare la struttura socio economica delle famiglie nelle aree rurali, si coinvolge tutto il villaggio nella selezione delle famiglie più bisognose di appoggio, permettendo non solo la partecipazione ma soprattutto la responsabilizzazione di tutti per evitare che le famiglie più vulnerabili sviluppino strategie di adattamento dannose, consentendo loro di mantenere i propri mezzi di sussistenza, e di supportare in modo sostenibile la comunità.