Il Nicaragua appartiene alla subregione centroamericana ed è esposto a fenomeni meteorologici ricorrenti come cicloni tropicali, inondazioni stagionali e/o siccità prolungata. Queste condizioni rappresentano un alto grado di vulnerabilità per la sua popolazione stimata di 6,5 milioni di persone. 

La stagione degli uragani atlantici del 2020 è stata la più intensa mai registrata e l'unica in cui il Nicaragua è stato colpito da due devastanti uragani, ETA e IOTA, in soli 15 giorni. Dopo due settimane dall'impatto di ETA, di categoria 4, l'uragano IOTA di categoria 5, con venti di 260 km/h, ha colpito il 60% del territorio nazionale, provocando enormi danni causati principalmente da smottamenti e inondazioni.  
 
Gli uragani si sono abbattuti sulla RACCN - Regione Autonoma della Costa Caraibica Nord, nei Municipi di Prinzapolka, Waspám e Puerto Cabezas distruggendo case e infrastrutture comunali, spazzando via i raccolti e mezzi di sussistenza.  

La RACCN è una regione multiculturale con una ricca biodiversità, tuttavia il 34% della sua popolazione, a prevalenza indigena e afro-discendente, versa in condizioni di povertà estrema, anche a causa del limitato accesso ai servizi essenziali. In questa situazione, già precaria, il passaggio degli uragani ha generato un’emergenza umanitaria di vastissime proporzioni. Nelle remote comunità indigene, già altamente vulnerabili, la quasi totalità dei pozzi è stata contaminata, le fragili infrastrutture idriche e sanitarie sono state distrutte, aumentando il rischio della propagazione di infezioni e malattie.

La nostra riposta

WeWorld è presente in Nicaragua dal 1984. Tale consolidata presenza ha permesso di attivare rapidamente diverse azioni di risposta umanitaria attraverso iniziative incentrate a garantire acqua potabile, forniture alimentari ed igieniche alle famiglie delle comunità indigene più colpite. 

Con gli aiuti di diversi donatori - Unione Europea, ECHO, UNICEF, Ambasciata del Gran Ducato del Lussemburgo, oltre al supporto del settore privato (l’impresa italiana WAMI) siamo intervenuti con un approccio integrato nei quattro principali ambiti di vita delle comunità: casa, scuola, centri di salute e strutture comunitarie, per riabilitare o costruire sistemi d’ acqua e igienico sanitari, incrementare la disponibilità d’accesso all’acqua potabile, promuovendo al contempo buone pratiche di igiene e di prevenzione delle malattie, tra cui il COVID-19.   

I pilastri strategici

La strategia WASH dei nostri progetti si basa su 4 pilastri strategici:  

  • WASH per tutti: disponibilità, accesso e qualità ai servizi di acqua potabile e igienico-sanitari.
  • Equità e inclusione; l'equità di genere è al centro dei nostri programmi, per sostenere l’emancipazione femminile, l'inclusione e la lotta contro ogni tipo di discriminazione e disuguaglianza.
  • Rafforzare la governance e la capacità di gestione delle risorse idriche locali; il nostro obiettivo è contribuire a processi di governance integrati, trasparenti e partecipativi, per garantire l'uso sostenibile ed equo delle risorse idriche.
  • Impegno e ownership della comunità; il nostro approccio incentrato sulle persone e il coinvolgimento delle comunità nel processo di gestione dell’acqua rappresenta il punto cardine dei nostri progetti.    

Questi pilastri sono collegati alla visione programmatica applicata in ogni intervento di We World: l'approccio basato sui diritti umani, il principio di Non lasciare indietro nessuno e la promozione del cambiamento endogeno.   

Alcuni numeri

  • 45 fonti di acqua riabilitate e 3 nuovi pozzi costruiti;  
  • 453 sistemi di raccolta di acqua piovana (SCALL) costruiti in case, scuole e centri di salute;  
  • 232 latrine e bagni costruiti o riabilitati; 
  • Più di 50.000 persone beneficiate dagli interventi.