È scientificamente dimostrato che il cambiamento climatico è un fenomeno in crescita e rappresenta un fattore rilevante nell'influenzare i flussi migratori. L’aumento di eventi climatici estremi (ad esempio cicloni e alluvioni) ed eventi a lenta insorgenza (come siccità prolungata) costringono intere popolazioni ad abbandonare i luoghi colpiti. 

Nonostante il fenomeno della migrazione causata dal cambiamento climatico sia in aumento, a livello internazionale non esiste una definizione comune di migrante ambientale o migrante climatico. Di conseguenza la tutela stessa delle persone migranti viene meno, data l’assenza di norme giuridiche riconosciute. Allo stesso tempo non è sempre facile stabilire quando una migrazione è causata esclusivamente dal cambiamento climatico, in quanto quest’ultimo agisce spesso come moltiplicatore di rischi e contribuisce ad aggravare vulnerabilità economiche, sociali e culturali già esistenti sul territorio.  

Per contribuire allo sforzo di accrescere la conoscenza del fenomeno della migrazione climatico-ambientale e con l’obiettivo di delineare strumenti e percorsi di protezione, il progetto le rotte del clima ha svolto uno studio di campo partendo da un approccio bottom-up, che permette di spostare l’attenzione dal cosa al chi sono i migranti ambientali e dalle cause ai motivi per i quali migrano. 

Attraverso questa lente, il progetto si è posto l’obiettivo, oltre che di studio e approfondimento, di consolidamento delle conoscenze sul tema affinché magistrati, commissioni territoriali, avvocati e operatori inizino a confrontarsi con questi elementi, sempre più incisivi nella storia del migrante, e a tenerli in considerazione nella valutazione delle domande di protezione. Negli ultimi anni corti internazionali e nazionali, in mancanza di testi normativi, hanno consolidato il riconoscimento di forme di protezione complementare al fine di tutelare questa categoria di migranti. 

Attività

  • Ricerca e raccolta dati relativi alle ragioni e alle caratteristiche delle migrazioni connesse a ragioni ambientali e climatiche;  
  • nuovi studi e approfondimenti sulla migrazione ambientale e climatica;
  • racconti, scritti e video, di alcune storie di migrazioni ambientali e climatiche, anche attraverso l’utilizzo di metodi di comunicazione artistico-scientifica;  
  • materiale artistico comunicativo diretto verso l’esterno;
  • nuove offerte formative professionalizzanti e divulgative;
  • il primo ‘Sportello Legale’ in Italia che offre consulenza e assistenza a migranti e associazioni del settore, con sede a Milano e possibilità di operare anche online;  
  • nuove iniziative amministrative e giudiziarie, volte all’ottenimento concreto di nuove forme di tutela e protezione; 
  • un sito web dedicato; 
  • una campagna di comunicazione su stampa e social.