Nonostante anni di sforzi e di esperienze significative di apprendimento e di scambio, estendere e divulgare i servizi finanziari a un gran numero di poveri nelle zone rurali o più remote, rimane ancora una sfida aperta. La microfinanza gioca un ruolo sempre più importante nelle economie rurali e il microcredito viene giustamente ormai considerato come uno strumento determinante per lo sradicamento della povertà. Dai Paesi più poveri il microcredito si è diffuso in tutto il mondo ed ha coinvolto più di duecento milioni di persone in tutti i continenti, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Un’esperienza tipicamente propria di quella parte del mondo in via di sviluppo sta attirando sempre più interesse da parte della parte più sviluppata, configurandosi come un prodotto positivo della società globalizzata e interdipendente in cui viviamo. In tutto il mondo, compresa l’Europa, sono nate molte banche etiche e servizi bancari etici che si basano sui valori della solidarietà, della responsabilità e dell’auto-aiuto e che offrono ora agli individui l’opportunità di scegliere una finanza etica e sostenibile che benefici loro stessi, le loro comunità e anche le popolazioni più povere nei paesi in via di sviluppo. Il principio cardine su cui si fonda la presente azione è che l'inclusione delle conoscenze, dei metodi e dei valori etici del microcredito nei programmi delle scuole secondarie non solo potrà aumentare la consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo, ma anche accrescere negli studenti e nei giovani cittadini la consapevolezza e la comprensione critica dell’interdipendenza del mondo globalizzato e del loro ruolo e della loro responsabilità in relazione ad una società globalizzata e, infine, fornire loro le conoscenze e gli strumenti per agire in modo coerente. Educare le giovani generazioni a un nuovo modo etico e sociale di risparmiare e spendere soldi significa contribuire direttamente a mobilitare il loro sostegno per la lotta contro la povertà, per raggiungere relazioni più eque tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, e per cambiare atteggiamento dinnanzi ai problemi e alle difficoltà incontrate dai Paesi in via di sviluppo e dai loro popoli.