La Tunisia, dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011, sta attraversando una fase di transizione democratica lenta e complessa, caratterizzata da importanti passi avanti rispetto alle garanzie di libertà politica e sul fronte politico e dei diritti umani.

Nonostante ciò, il paese resta in bilico tra richieste di democratizzazione e forte accentramento del potere. In campo economico, le fragilità strutturali come le forti disparità regionali, la disoccupazione giovanile e femminile e la presenza massiccia dell’economia informale, continuano a mantenere un forte peso. Il settore privato fatica a creare nuovi posti di lavoro, mentre quello pubblico presenta, in diversi settori, gravi problemi di soprannumero. L’azione ha l’obiettivo di rafforzare le imprese solidali e i processi partecipativi di costruzione di politiche pubbliche di Economia Sociale e Solidale (ESS) - strategia riconosciuta a livello internazionale come capace di generare posti di lavoro durevoli e imprese competitive, sostenibili e legate al territorio. L’ESS è inoltre, a livello economico e sociale, fortemente ancorata a pratiche democratiche. In tal modo essa incentiva e rafforza il dialogo tra istituzioni e società civile sostenendo il processo di transizione democratica del paese. Il progetto prevede spazi di incontro tra istituzioni e società civile promuovendo l'ownership degli interventi e stimolando azioni di sviluppo sostenibile.